In Africa, il virus si è diffuso in dozzine di paesi in poche settimane, in particolare nei paesi del Nord Africa e in Sudafrica.
I governi e le autorità sanitarie di tutto il continente stanno cercando di limitarne la diffusione; difficile fare previsioni per il futuro anche da parte degli esperti.
Dall’inizio dell’epidemia l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha supportato i governi africani con una diagnosi precoce fornendo migliaia di kit di test COVID-19 ai paesi, formando dozzine di operatori sanitari e rafforzando la sorveglianza nelle comunità.
In Tanzania i casi a oggi acclarati sono oltre 500, ma i tamponi a disposizione sono solo 1.500 e solo 2 i laboratori per elaborare i test.
Il governo tanzaniano ha subito avocato a se le notizie relative ai dati dell’infezione per evitare fake-news e soprattutto panico generalizzato.
Ha chiuso le scuole e vietato eventi di massa.
Ha avviato, inoltre, una campagna capillare di informazione e sensibilizzazione sulle norme di auto protezione da usare e una formazione specifica altrettanto diffusa del personale sanitario.
Il problema evidente, in Tanzania, come in tutti i paesi africani, è che le norme di auto protezione come lavarsi le mani costantemente con sapone, l’uso di mascherine adeguate e il distanziamento sociale non sono realisticamente applicabili.
La sopravvivenza stessa delle famiglie, basata quasi sempre sull’economia informale, è a forte rischio e prevedere un lockdown delle persone come nei nostri paesi è praticamente impossibile.
Il CMSR-TZ collabora con le autorità locali e religiose per quanto riguarda la campagna di informazione e formazione, intervenendo con il proprio personale nelle aree dove normalmente realizza progetti a sostegno della popolazione più indigente.
Anche il laboratorio sartoriale di SWALA, a Chikopelo, si è messo in moto per dare un sostegno concreto producendo mascherine che vengono distribuite alla popolazione.
Come Centro Mondialità Sviluppo Reciproco abbiamo, quindi, deciso di iniziare la campagna di raccolta fondi “Proteggiamo la Tanzania” perché è ormai evidente come sia necessario un sostegno economico immediato per evitare che il Covid-19 si diffonda in modo incontrollato nel territorio tanzaniano e in tutta l’Africa in generale.