Global Education

Educazione alla Cittadinanza Globale

L’iniziativa

Il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco è da sempre in prima linea nel campo dell’educazione, sia con programmi di educazione ambientale e sensiblizzazione nelle scuole di Livorno, sia con progetti di adozione scolastica all’estero.

Il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco nasce nel 1979 per informare e sensibilizzare sulle problematiche della mondialità, pace, non violenza, rapporto Nord – Sud del mondo.

Il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco concretizza l’apertura alla mondialità, attraverso la linea “agire localmente pensare globalmente”. Sin dall’inizio della sua attività, infatti, ha ritenuto prioritaria l’educazione alla mondialità, realizzando progetti di educazione interculturale, educazione allo sviluppo, educazione alla pace… in collaborazione con le scuole presenti sul territorio di Livorno e provincia, come logica conseguenza dei progetti di Cooperazione allo sviluppo condotti nei paesi del Sud del Mondo.

Gli Obiettivi

Con l’educazione alla cittadinanza globale intendiamo dire “sì” all’attuale momento storico che l’umanità sta vivendo ed accettare la grande sfida del nostro tempo che è profondamente attraversato da forti contraddizioni e immense minacce ma che è anche gravido di enormi potenzialità. Un tempo che, proprio in quanto caratterizzato da una planetaria cultura della guerra, custodisce nel suo grembo la possibilità di una “svolta storica“, di una mutazione antropologica, la nascita di un uomo nuovo, di una cultura mondiale fondata sulla nonviolenza, sulla solidarietà e sull’amicizia tra i popoli.

Con l’attività di educazione alla cittadinanza globale intendiamo operare nel mondo dell’educazione affinché si aprano degli spazi, anche piccoli, in cui fare esplodere il cambiamento. L’educazione alla cittadinanza globale privilegia consapevolmente la “dimensione micro” dei processi di trasformazione, per trovare gli interstizi dentro cui far germinare i semi del cambiamento; tutto questo, ad esempio, nella scuola è possibile perché i processi educativi non sono mai del tutto fermi e impermeabili alle novità.