Giorgia e Gemma sono due delle sei ragazze che stanno svolgendo il loro anno di servizio civile in Tanzania con il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco.

Si trovano a Mpanda e le loro attività quotidiane avvengono con i bambini della scuola elementare locale.

Ecco qui di seguito il loro racconto di una tipica giornata delle volontarie:

Ciao a tutti, ci presentiamo, siamo Gemma e Giorgia civiliste per CMSR in Tanzania. Precisamente ci troviamo a Mpanda, una città crescente situata nella regione occidentale del paese. Qui abbiamo l’opportunità di insegnare in una scuola elementare. Abbiamo ormai superato la metà del nostro progetto e ci piacerebbe portarvi con noi durante una delle nostre giornate. 

La nostra giornata tipica inizia presto, intorno alle 6:30 del mattino, quando i ragazzi della scuola superiore in cui viviamo, ritornano dalla messa e si preparano ad entrare in classe tra urla e risate. Così ci alziamo e ci prepariamo, dopo una rapida colazione raggiungiamo la scuola. Gli studenti sono già tutti in classe tranne alcuni dei più piccoli che riescono sempre a scappare dalle maestre. Ci accolgono con un grande sorriso e un forte abbraccio. Quando finalmente riusciamo a raggiungere la nostra classe, gli studenti si alzano in piedi e dopo un saluto formale iniziano a fare a gara per darci il cinque. La maggior parte delle lezioni le svolgiamo in concomitanza con altri maestri, ma gli studenti sono talmente numerosi che gli insegnanti sembrano non essere mai abbastanza.

Dopo aver spiegato l’argomento del giorno ci sediamo nei banchi mischiandoci ai bambini e cerchiamo di aiutare singolarmente tutti quei bambini che, per mancanza di insegnanti e tempo, vengono sempre lasciati indietro. La campanella suona, è l’ora del porridge e mentre una di noi due va ad aiutare a distribuire le tazze con la colazione a tutti i bambini, l’altra resta in classe a correggere i compiti e ad aiutare i bimbi più lenti che non vogliono abbandonare a metà il loro lavoro, neppure per mangiare. Finito l’intervallo, si torna in classe e dopo aver accompagnato i bambini della baby class ai propri banchi uno ad uno, rincorrendo i più furbi che si nascondono in cortile, torniamo in classe anche noi.

Stavolta siamo con i bambini del sesto anno, una classe molto meno numerosa, ma tutti così curiosi che non smettono mai di fare domande sull’Italia e sul resto del mondo. Finite le lezioni, se non è troppo tardi, ci dirigiamo verso l’rofanatrofio. Dopo la camminata sotto al sole arriviamo, già stanche, ma l’entusiasmo dei bambini che ci corrono incontro quando ci vedono fa passare ogni stanchezza. Passiamo un paio d’ore a giocare con loro. poi ci sediamo tutti insieme a terra per il pranzo. Aiutiamo le mamme a pulire e laviamo i bambini, i più grandi fanno da soli, i più piccoli si spogliano e in fila uno dietro l’altro aspettano il loro secchio d’acqua per essere lavati. Tutti lavati, li vestiamo e li mettiamo a dormire. Torniamo a casa a metà pomeriggio, mangiamo e il resto della giornata la passiamo con i ragazzi della scuola superiore che vogliono sempre chiacchierare con noi tra una lezione e l’altra.