Nell’ambito del progetto “Promozione dell’igiene mestruale e del diritto alla salute sessuale e riproduttiva nelle scuole in Tanzania”, promosso dall’Azienda USL Toscana Nord Ovest, con il CMSR e l’AOU Meyer come partner, si è svolta una visita di monitoraggio alle scuole secondarie di Kisese e Kitua, nel distretto di Kondoa.
Il progetto, giunto alla sua fase conclusiva, ha avuto come obiettivo il miglioramento delle conoscenze in materia di salute sessuale e riproduttiva, l’accesso a prodotti igienici sicuri e il potenziamento delle strutture WASH (acqua, igiene e servizi igienico-sanitari) nelle scuole secondarie del distretto.
Durante la visita, abbiamo incontrato insegnanti e studentesse per raccogliere impressioni dirette sulle attività svolte. La formazione tramite gli health clubs si è rivelata una risorsa preziosa per l’educazione tra pari, contribuendo alla diffusione di informazioni corrette e alla riduzione dello stigma legato al ciclo mestruale.

Nella scuola secondaria di Kisese, che conta 582 studenti e 12 insegnanti (di cui 2 si occupano di salute), sono stati distribuiti assorbenti lavabili. Alcune delle ragazze intervistate li hanno già utilizzati, mentre ad altre, assenti durante la distribuzione, sono stati messi da parte. È emersa una comprensibile timidezza nel parlare dell’argomento, ma gli insegnanti hanno confermato che, grazie alla partecipazione agli health clubs e ai training, le ragazze sono oggi più aperte e chiedono più frequentemente di potersi cambiare durante il ciclo. I club sono stati frequentati anche dai ragazzi. Secondo gli insegnanti, le attività hanno contribuito a una maggiore consapevolezza e partecipazione, pur rimanendo limitata la comunicazione tra maschi e femmine sul tema mestruale.
Gli health club sono organizzati in modo che la conoscenza venga trasmessa anche all’esterno dell’ambiente scolastico, grazie al coinvolgimento degli studenti diplomandi. Durante questi incontri, che si svolgono sotto la supervisione di un insegnante, si propongono e discutono temi legati alla salute.
Abbiamo intervistato alcune studentesse del secondo anno, chiedendo se gli incontri fossero stati utili e se avessero potuto applicare ciò che avevano imparato. Nasra ha risposto che il training è stato utile e che tutte si sono impegnate a diffondere i concetti appresi fuori dalla scuola. Zalha ha sottolineato l’importanza della prevenzione delle infezioni durante il ciclo, mentre Saumu ha parlato della prevenzione delle gravidanze indesiderate. Mkola ha aggiunto che si è discusso anche di pianificazione familiare e uso corretto degli assorbenti. Sabrina ha detto di aver appreso l’importanza di lavarsi le mani prima di toccarsi e di utilizzare solo assorbenti puliti. È stato affrontato anche il tema dell’HIV e delle sue conseguenze.

Alla domanda su come si svolgono le discussioni tra maschi e femmine negli health club, le ragazze hanno raccontato che inizialmente alcuni ragazzi ridevano quando si parlava di assorbenti, ma loro hanno risposto con fermezza, ricordando che anche le loro future mogli avranno il ciclo. Alcuni ragazzi hanno anche denunciato agli insegnanti i comportamenti derisori dei compagni, permettendo agli adulti di intervenire con attività educative.
Alcune ragazze hanno provato gli assorbenti lavabili distribuiti e ne hanno apprezzato il comfort, rispetto a quelli classici che provocavano abrasioni.
La visita è proseguita alla Kitua Secondary School, frequentata da 391 studenti e 8 insegnanti, con una carenza di 5 insegnanti e una sola insegnante donna. Qui abbiamo incontrato sei studentesse di diverse classi.
Alla domanda su cosa avessero imparato, Vanessa ha risposto che ora possono venire a scuola sentendosi più comode, sapendo come mantenersi pulite durante il ciclo. Zuhura ha sottolineato che il progetto è stato molto utile anche per l’accesso agli assorbenti, che prima dovevano chiedere a familiari o guardiani, con difficoltà economiche legate al costo dei prodotti. Ora, grazie alla disponibilità dei materiali, si sentono più autonome.
Alla domanda su cosa non conoscessero prima del training, Zuhura ha risposto che non sapeva quanto fosse importante una mestruazione sicura.

La counselor della scuola ha spiegato che a volte le ragazze chiedono assorbenti tramite un’amica per timidezza. In questi casi, le insegnanti cercano di identificare la ragazza e incoraggiarla a non vergognarsi.
Le studentesse hanno ringraziato per il progetto, per gli assorbenti e per l’installazione di acqua corrente nei bagni. Prima, il solo gesto di andare a riempire un secchio era motivo di imbarazzo. Ora, grazie anche alla presenza di un lavandino, possono tornare in classe dopo essersi lavate.