Il progetto IMaNHC – Improving Maternal and Neonatal Health Care (Migliorare le cure materno-neonatali nelle Regioni di Dodoma e Zanzibar in Tanzania attraverso sinergie e scambio di buone pratiche) ha raggiunto un altro importante traguardo. Venerdì 24 Maggio 2024 si è infatti svolta a Dodoma, capitale della Tanzania, la cerimonia di consegna delle attrezzature mediche destinate alle strutture sanitarie pubbliche coinvolte nel programma, ovvero l’Ospedale Santa Gemma, e i centri di salute di Makole, Mkonze ed Hombolo.

Grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), e con il supporto tecnico del Centro di Salute Globale della Regione Toscana, il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco lavora a fianco del del Ministero della Salute della Tanzania, per migliorare i servizi sanitari in favore di donne e bambini. Il progetto ha durata biennale con termine previsto per Giugno 2025.

Nelle precedenti edizioni vi abbiamo raccontato dell’opera di formazione per il personale governativo nell’ambito delle emergenze ostetriche e neonatali, che ha seguito le linee guida ministeriali tutt’ora oggetto di monitoraggio mensile, teso ad affinare le nozioni più critiche quali la preparazione ed esecuzione di parti cesarei, la prevenzione delle infezioni, e la rianimazione neonatale.

Come detto sopra, durante il mese di Maggio sono stati donati i macchinari e le attrezzature mediche agli ospedali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Regional Commissioner di Dodoma, la più alta carica governativa a livello regionale, Ms Rosemary Senyamule, la quale ha rimarcato come il potenziamento dei servizi sanitari sia cruciale in un’area come quella di Dodoma in forte espansione. Ai ringraziamenti di Ms Senyamule si sono aggiunti quelli dei rappresentanti del Ministero della Salute, che hanno ricordato e apprezzato l’impegno pluriennale del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco a Dodoma e nei distretti limitrofi, a fianco del governo per assicurare cure mediche di qualità per donne e bambini, oltre che per persone affette da HIV e malate di tubercolosi.

Durante la cerimonia è intervenuto anche Paolo Razzini, responsabile dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in Tanzania, che ha sottolineato come l’impegno del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, sempre in stretta collaborazione con le autorità nazionali e in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e i piani strategici nazionali, sia cruciale nell’area di Dodoma, capitale del Paese ma ancora poco servita in termini di welfare.

Paolo Razzini, AICS Tanzania

Tra i macchinari donati alle strutture figurano: incubatrici, monitor per terapie intensive, resuscitatori, elettrobisturi, aspiratori, concentratori di ossigeno e sterilizzatrici. Il governo ha assicurato la presa a carico di tutti i macchinari e della manutenzione, condizione essenziale per un impatto sostenibile e a lunga durata.

La fine del progetto è prevista per Giugno 2025: i prossimi mesi vedranno ancora lo staff del CMSR impegnato in azioni di coordinamento con le autorità nazionali. Verranno infatti organizzati workshop internazionali per incoraggiare lo scambio di buone pratiche con colleghi impegnati in Kenya e in Uganda, oltre che una seconda opera di formazione per guadagnare ulteriore esperienza e confidenza con le nuove apparecchiature.