Dal 24 al 26 Giugno 2024, si è tenuto a Zanzibar, in Tanzania, il secondo workshop del Regional Health Program, di cui il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco è una delle agenzie promotrici.

Il programma regionale, gestito e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Nairobi con il supporto tecnico del Centro di Salute Globale della Regione Toscana, è infatti portato avanti da tre consorzi di Organizzazioni della Società Civile (OSC) attive in tre Paesi dell’Africa Orientale, ovvero Kenya, Tanzania e Uganda.

Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, attraverso l’iniziativa IMaNHC – Improving Maternal and Neonatal Health Care (Migliorare le cure materno-neonatali nelle Regioni di Dodoma e Zanzibar in Tanzania attraverso sinergie e scambio di buone pratiche) porta avanti gli obiettivi progettuali in Tanzania, attraverso sessioni formative per lo staff sanitario e l’acquisto di equipaggiamento sanitario per quattro strutture di Dodoma, tra cui il St Gemma Hospital, partner di lunga data.

I workshop regionali sono importanti occasioni di scambio che coinvolgono le realtà locali dei tre Paesi, i beneficiari, le OSC, e l’agenzia finanziatrice. Presenti alla tre gioni in Zanzibar erano infatti l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il Centro di Salute Globale, esperti infettivologi, le diverse OSC promotrici delle iniziative in Kenya, Tanzania e Uganda, i rappresentanti delle strutture sanitarie partecipanti al programma, e le autorità ministeriali.

Le giornate hanno visto la condivisione di esperienze locali e globali nella diagnosi e cura di malattie infettive quali malaria, dengue, febbre gialla, zika e west nile, con il duplice obiettivo di rivedere, da un lato, i protocolli internazionali e il posizionamento dei tre Paesi africani nel raggiungimento dei target di Sviluppo delle Nazioni Unite; dall’altro, individuare terreni comuni di discussione su cui costruire futuri ponti, collaborazioni e progetti.

Questo workshop è stata un’importante occasione di confronto tra professionisti nel settore sanitario a vario livello (medici operativi nelle strutture target e rappresentanti dei ministeri locali) nei tre Paesi e ha visto un dibattito e un confronto partecipato, per poter riportare le best practices nel proprio Paese, nella propria struttura sanitaria e ai propri colleghi per offrire le migliori cure materno-infantili nella propria comunità.

È stato notato come alcuni Paesi abbiano ottenuto risultati straordinari nella prevenzione e nel trattamento della malaria, che tuttavia ancora costituisce una grave minaccia soprattutto per donne incinte e bambini sotto i 5 anni. Le continue recenti epidemie di zika, dengue e morbillo nelle regioni ha invece sottolineato l’importanza di allestire misure preventive di screening e continua opera di formazione del personale sanitario sulla corretta e tempestiva diagnosi.

Infine, i partecipanti e i facilitatori hanno discusso di temi attuali quali il cambiamento climatico, che ha riportato la malaria in Europa, e la sempre più diffusa resistenza degli agenti patogeni ai farmaci comunemente diffusi in Africa. Sono problemi che riguardano tutti i Paesi, in Europa come in Africa, e richiedono un continuo grande sforzo di solidarietà affinchè nessuno venga lasciato indietro nella corsa verso una salute pubblica, di tutti e per tutti.