I tanti progetti portati avanti dal Centro Mondialità Sviluppo Reciproco si sviluppano anche grazie al lavoro dei tanti volontari che si offrono di aiutare l’associazione sia in Italia che all’estero e in particolare in Tanzania. Tra le attività del CMSR che più si basano sul lavoro dei volontari c’è sicuramente il progetto “Dall’acqua per l’acqua… facciamola bere anche in Tanzania” che da oramai 20 anni porta avanti una importante raccolta di tappi di plastica a Livorno, in Toscana e negli ultimi anni anche in altre regioni italiane.

Ovviamente il lavoro di raccolta e di vendita alle aziende dedicate al riciclo è molto diverso per i volontari su altre regioni che possono contare meno sull’appoggio logistico dell’ufficio del CMSR. Per raccontare il loro importante lavoro abbiamo deciso di proporre una breve intervista ad una storica volontaria di Modena Maria Teresa Stradi che da ormai parecchi anni in collaborazione con l’associazione locale “L’abito di Salomone” organizza la raccolta dei tappi nella sua zona e provvede alla vendita della plastica alle aziende.

1) Come è arrivata a conoscenza del CMSR  e della sua attività?

“Come mi è già capitato di dire parecchi anni fa trovai una rivista aperta su una foto di tappini coloratissimi che mi hanno invogliata alla lettura dell’articolo. In seguito ho deciso di approfondire il percorso del tappo, ho capito la “trasformazione” che viene fatta dalla plastica al pozzo di acqua potabile (come spiegate bene nel vostro sito) e ne ho parlato con la nostra associazione “L’abito di Salomone”. Così è nata questa bella avventura che continua ancora oggi con ottimi risultati.”

2) Qualche esempio?

“ Di recente per esempio è partita una bella collaborazione con “Equofrignano”una importante realtà di Pavullo (MO) (si tratta di una associazione di promozione sociale ndr) che ci porta una gran quantità di tappi. Per fortuna per raccoglierli possiamo utilizzare casa mia dove non ci sono problemi di spazio.”

3) Come si svolge la sua attività di volontariato giornaliera? 

“Abitando nel centro di raccolta sono a diretto contatto con i tappi che arrivano, cerco di organizzare i vari volontari che portano i tappi e  magari cerco di fare una pre-selezione per agevolare poi le operazioni di insacco.”

4) L’ attività di volontariato viene svolge con altri volontari? Quanti?

“Non saprei quantificarli perché nel corso di questi anni e grazie soprattutto al passaparola se ne sono arrivati e  formati tanti di volontari.
Ognuno si fa referente o per la propria famiglia, o presso associazioni, scuole, case di cura, studi medici, condomini, caserme, Caritas, bar/ristoranti/bocciofile,  per poi portare qui il frutto della loro raccolta.
Altri (come gli Scout o ragazzi dello stage) vengono qui per insaccare i tappi nei big bags che poi vengono portati all’azienda. È solo con l’aiuto di tutti (chi fa pubblicità, chi raccoglie, chi insacca) che si raggiungono ottimi risultati.”

5) Le è mai capitato di sapere o vedere i risultati ottenuti in Tanzania grazie al progetto di raccolta dei tappi di plastica?

“Si certo, ricevo annualmente ricevo la vostra ” relazione tappi plastica” che e’ preziosissima per noi! La giro sempre a tutti i volontari o chi è interessato all’iniziativa (ho i riferimenti mail di quasi tutti). È davvero un piacere leggere gli aggiornamenti dei progetti con le foto che ci danno l’idea del miglioramento e della gioia dei villaggi dove si costruisce un nuovo pozzo.”

Andrea Mercurio