Piazza Garibaldi e il quartiere che ci gira intorno hanno vissuto nel week end appena conclusosi una due giorni di iniziative estremamente interessanti e coordinate dalle varie associazioni, tra cui il CMSR, che gestiscono le baracchine nella piazza.
Il progetto in questione è denominato O.F.I.A Festival è nato con l’intenzione di dare voce e spazio ai figli di immigrati nati in Italia da persone cresciute in ambiti multiculturali. Con tali iniziative si vuole ricordare e celebrare i talenti e la ricchezza dell’immigrazione e non dimenticare tutto ciò che queste persone fanno in Italia e a Livorno in particolare. Il tema dell’immigrazione e degli italiani di seconda generazione è centrale nel progetto e la stessa ideatrice, Diarrassouba Emma è una ragazza nata a Livorno, che da oramai qualche anno vive a Parigi, e ha papà ivoriano e mamma camerunense-nigeriana.
Riguardo la nascita di tale progetto è interessante sottolineare come questo sia nato praticamente dal niente dopo un incontro abbastanza casuale tra Emma ed il CMSR. Il resto del lavoro è stato poi svolto da Parigi e le difficoltà legate alla distanza non hanno fermato la progettazione e l’organizzazione del festival. Ciò è anche prova di come la volontà e la passione siano spesso in questo ambito fondamentali e possano aiutare a superare anche gli ostacoli più importanti che inevitabilmente vengono fuori nell’organizzare un evento del genere.
Tante le attività svolte nei due giorni, tra queste il gradito ritorno del “Circo che spiazza” il quale non si è fermato nemmeno davanti al forte vento ed ha intrattenuto i più giovani con palloncini e balli di gruppo. La sera si è invece si è tenuta una tavola rotonda per condividere esperienze e considerazioni sul tema. Insieme ai rappresentanti delle associazioni che agiscono su piazza Garibaldi hanno partecipato anche Emma e Samir, ragazzo somalo arrivato a Livorno lo scorso dicembre. I due con il loro vissuto hanno riempito la tavola di contenuti ed emozioni: dalle aspettative prima dell’arrivo in Italia, al confronto con la realtà non sempre facile fino alle tragedie in atto ancora oggi in Palestina e in Somalia.

La giornata di sabato si è aperta con la commemorazione di Odu, Oduware Imafidon, cugino di Emma, scomparso il 2 Ottobre 2018. Il ragazzo, simpatico e socievole, era riuscito a creare una vasta rete di amicizie e si è fatto apprezzare in tutto l’ambiente. Il nome OFIA nasce proprio dalle iniziali dei tre nomi di ODU. Sabato sera la grande conclusione del festival si è tenuta al Frankie pub diventato ormai una vera e propria istituzione del quartiere.
Da parte sua il CMSR ha come al solito garantito appoggio e assistenza sia nell’organizzazione del festival e sia alla realizzazione degli eventi veri e propri. La Baracchina ha rappresentato un punto di riferimento nella piazza ed è rimasta aperta e in funzione anche grazie al supporto dei civilisti. L’impegno preso dal Centro Mondialità in Piazza Garibaldi ha come obbiettivo anche e sopratutto quello di organizzare e rendere possibili giornate come queste in cui si possono stringere amicizie divertendosi in compagnia e sopratutto imparare nuovi dettagli di culture diverse.