“La prima pietra per la costruzione dell’edificio dei servizi materni e infantili è stata posta dal vescovo Claudio GiulioDori in memoria di Dr. Sr. Gemma Mkondoo. venerdì 2 febbraio 2024”.
É questo è il testo della targa scoperta al pubblico venerdì scorso presso l’ospedale St. Gemma di Dodoma. Alla cerimonia ufficiale erano presenti il vescovo Mons. GiulioDori, la delegazione proveniente dall’ospedale Gemelli di Roma e dei rappresentanti del CMSR tra cui Paolo Siani responsabile Cooperazione Internazionale presso l’associazione. Nel proseguo della giornata l’Arcivescovo di Dodoma Mons Beatus ha tenuto una messa e il seguente breve rinfresco ha sancito il proseguo della collaborazione tra i vari enti: Università Cattolica, ospedale Gemelli, CMSR ed il Santa Gemma.
Durante la settimana di lavori in Tanzania il gruppo tecnico del Gemelli, composto da architetti e medici tra cui la primaria di ginecologia dell’ospedale romano Antonia Carla Testa, ha potuto svolgere varie riunioni e sopralluoghi insieme alle suore del consiglio superiore le quali gestiscono l’ospedale. Tra i temi discussi le modalità e i tempi di svolgimento dei lavori e i futuri rapporti di collaborazione tra i due ospedali. Nel progetto il termine dei lavori di costruzione del nuovo reparto di maternità è previsto per il 2025.
La struttura avrà 5 sale parto e sarà dotata di una specifica sala operatoria che andrà cosi a togliere pazienti a quella già presente e utilizzata da tutti i reparti. I finanziamenti necessari, circa 700.000 euro, sono stati messi a disposizione della CEI tramite l’8×1000.
Tra le idee messe in campo per il futuro funzionamento della struttura c’è quella di far studiare a Roma le suore del St. Gemma e dare la possibilità ai tirocinanti medici italiani di svolgere il loro periodo di formazione in Tanzania. La formazione di nuovi medici e infermieri per l’ospedale è parte fondamentale essendo questo purtroppo ancora scarsamente fornito di personale preparato, in tal senso si concentra anche il lavoro del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco che da anni svolge questo servizio in Tanzania formando non solo personale sanitario, ma anche per il settore agricolo.
Il ricordo di Dr. Sr. Gemma Mkondoo, fondatrice del centro sanitario e diventata medico studiando proprio in Italia, è più che mai dovuto sia per il lavoro da lei svolto nell’ospedale e sia per l’impegno che essa stessa ha messo per veder realizzato il nuovo reparto maternità più grande, ben strutturato e attrezzato, e quanto mai necessario in una città come Dodoma in evidente crescita geografica e demografica.
Andrea Mercurio